Buoni pasto elettronici e buono pasto cartacei

I buoni pasto elettronici e cartacei vengono forniti dalle aziende private e appartenenti alla pubblica amministrazione ai loro rispettivi dipendenti e collaboratori. Un sistema simile si sostituisce alla cara e vecchia mensa aziendale e consente a ciascun lavoratore di consumare il proprio pasto sul posto di lavoro senza alcuna spesa in eccesso.

Sono due le tipologie di buoni pasto diffuse in maniera più radicata, ossia quelli cartacei ed elettronici. Non resta altro da fare che scoprire le caratteristiche principali dei ticket aziendali, con l’opportunità di prestare la massima attenzione alle regole essenziali e utilizzarli al momento giusto.

Che cos’è un buono pasto cartaceo?

Come si intuisce già dalla sua denominazione, un buono pasto cartaceo corrisponde al classico ticket fisico. Quest’ultimo richiede una modalità di funzionamento estremamente semplice ed elementare.

Come funziona?

Il datore di lavoro fornisce i buoni pasto cartacei, per l’appunto, in formato cartaceo. Ciascun ticket ristorativo e aziendale può essere utilizzato dal fruitore per assumere un pasto presso un qualsiasi esercizio commerciale convenzionato. Ristoranti, supermercati, bar, caffetterie e grandi magazzini sono racchiusi all’interno di un’ampia cerchia di attività che consentono un simile servizio.

Chi vuole fare una semplice spesa basata sull’acquisto dei generi alimentari può così affidarsi a uno strumento molto valido. Ciascun esercizio propone regole specifiche in merito all’accettazione dei ticket, dalla quantità da poter utilizzare in un solo colpo alle percentuali sulla spesa effettuata. Ad ogni modo, va ricordato che esiste un limite di otto buoni pasto cartacei da staccare in un colpo solo, così come vanno sottolineate alcune regole in merito alle agevolazioni fiscali. Infatti, le tasse vengono detratte dell’Iva con buoni fino a un valore massimo di 4 euro, per una soglia abbassata rispetto ai 5,29 in vigore fino alla fine del 2019.

Quali sono i vantaggi

I buoni pasto cartacei di vecchio stampo sanno mettere a disposizione delle parti coinvolte un insieme di vantaggi non di poco conto. In primo luogo, questa tipologia di ticket continua ad essere associata a una quantità molto elevata di possibili esercizi convenzionati, specie se messa a confronto con i modelli elettronici. La modalità di fruizione di questi bigliettini è abbastanza standardizzata e accompagnata da un’organizzazione precisa e mirata.

Allo stesso tempo, un buono pasto cartaceo è un bene tangibile e può essere gestito in maniera ottimale. Una soluzione tradizionale di questo tipo può risultare perfetta per chi vuole avere una fruizione classica dei singoli buoni. Chi non possiede una notevole dimestichezza con i dispositivi mobili di ultima generazione può sentirsi senz’altro al sicuro grazie a prodotti così semplici e immediati nel loro uso.

Quali sono gli svantaggi

Ad ogni modo, non mancano le piccole criticità che accompagnano il caro e vecchio buono pasto cartaceo. In molti considerano questo sistema come obsoleto, con una chance di utilizzo piuttosto limitata. Bisogna attendere la ricezione del classico blocchetto da parte della propria azienda prima di poterne usufruire, e un metodo simile potrebbe provocare alcuni problemi sotto l’aspetto pratico nella vita quotidiana.

Inoltre, nel caso in cui i ticket vengano smarriti, non è assolutamente possibile ritrovarli. Le aziende li distribuiscono una volta sola, tenendo conto di fattori economici e fiscali. Di conseguenza, l’attenzione deve essere massima per conservare al meglio questi piccoli benefici. Un discorso analogo è valido per quanto riguarda furto e deterioramento delle piccole tessere in formato cartaceo, con l’impossibilità di recuperarle in situazioni complicate.

buoni pasto elettronici e cartacei

Che cos’è un buono pasto elettronico?

Nel corso degli ultimi anni, ai buoni pasto cartacei sono stati affiancati i nuovi modelli in formato elettronico. I ticket in questione possono funzionare tramite diverse modalità, a seconda delle preferenze dell’azienda, dei datori di lavoro, dei dipendenti e dei collaboratori stessi. Di conseguenza, definirne in maniera precisa il funzionamento richiede un po’ più di attenzione.

Come funziona?

Il buono pasto elettronico di ultima generazione non è altro che la versione digitale del ticket in carta. Una modalità del genere sta vivendo una fase di diffusione sempre più elevata per diverse ragioni molto valide. Il servizio viene erogato di norma tramite la fornitura di una scheda elettronica. Quest’ultima viene ricaricata a cadenza mensile da parte dell’azienda, con la quantità di buoni pasto elettronici necessaria per sostenere i pasti di un intero mese.

La procedura per accedere a un buono pasto elettronico e sfruttare appieno le proprie potenzialità è estremamente facile. In pratica, l’azienda cliente entra in contatto con la società d’emissione, che carica in maniera istantanea i dati relativi a ciascun dipendente e collaboratore. La somma di denaro corrispondente viene erogata ai POS e poi fornita in automatico alle figure beneficiarie. Come detto in precedenza, ciò può avvenire con l’ausilio di un’apposita scheda o card fornita direttamente dal datore di lavoro o da un responsabile.

Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, oltre alla scheda si è diffusa un’altra modalità molto interessante per i beneficiari. Si tratta dell’uso di un’app per dispositivi mobili, dalla quale è possibile tenere sempre sotto controllo i buoni pasto elettronici utilizzati e il saldo residuo degli stessi. Un sistema simile viene considerato ancora più vantaggioso, dato che non richiede la fruizione di alcuno strumento tangibile che coincida con un biglietto o una scheda.

Ad ogni modo, la fruibilità di un buono pasto elettronico è pressoché identica rispetto a quello cartaceo, anche se il circuito di esercizi convenzionati è un po’ più limitato. Si può parlare di un vero e proprio aggiornamento al passo con i tempi sotto l’aspetto digitale e tecnologico. Ogni azione che viene generalmente compiuta grazie ai ticket in carta può essere portata a termine con successo anche per la scheda elettronica con i buoni pasto elettronici.

Chi possiede un buono pasto elettronico ha maggiori possibilità di tenere traccia di ciascuna operazione compiuta. Questo è un fattore che può segnare una netta differenza per quanto riguarda la decisione da intraprendere per il datore di lavoro. Inoltre, non bisogna lasciare in secondo piano la chance di accedere a una detrazione fiscale dell’Iva fino a un valore massimo di 8 euro al giorno.

Quali sono i vantaggi

Il buono pasto elettronico mette a disposizione dei beneficiari un insieme di vantaggi che vanno tenuti in seria considerazione. In primo luogo, un passaggio simile riguarda la facilità d’uso della scheda elettronica e, soprattutto, dell’app per il mobile. Un altro aspetto molto importante coincide con la gestione della situazione nel caso in cui un buono pasto venga smarrito o rovinato. Nel caso dei ticket cartacei, come detto in precedenza, ogni tessera persa non è recuperabile. Per quanto riguarda la variante elettronica, il discorso è ben diverso.

Infatti, chi perde la card di ultima generazione ha l’opportunità di bloccarla, segnalarne lo smarrimento, il furto o il deterioramento e riceverne un’altra. Tutto ciò senza perdere alcun beneficio economico in merito ai ticket. Forse può essere proprio questo il fattore determinante al momento della scelta, senza dimenticare l’uso continuo dello smartphone per avere sempre tutto sotto controllo. Niente male neanche l’opportunità di usufruire limiti più elevati in merito alla detrazione fiscale quotidiana.

Allo stesso tempo, i tempi e i costi relativi alla spedizione e alla gestione delle tessere sono ridotti al minimo. La flessibilità e l’autonomia aumentano in misura esponenziale, così come l’uso su più dispositivi mobili in maniera contemporanea è un vantaggio da porre in evidenza. Dal punto di vista del datore di lavoro, il risparmio cartaceo è evidente grazie all’opportunità di non distribuire ogni mese i ticket fisici. È sufficiente una semplice ricarica per rimettere le cose a posto.

Quali sono gli svantaggi

Dall’altra parte, qualche piccolo dubbio in merito a questa misura permane, specie per coloro che sono maggiormente attaccati alla tradizione. C’è ancora chi ritiene che il buono pasto elettronico sia più difficile da controllare, specie se non ha una certa dimestichezza con i moderni apparati digitali come smartphone o tablet. Ma le criticità non terminano qui.

Infatti, gli esercizi convenzionati che accettano i ticket elettronici sono di quantità inferiore rispetto a quelli cartacei e bisogna prestare attenzione in merito. Non è escluso che, in tempi rapidi, anche questa difformità possa essere sistemata con la chance di incrementare il numero dei potenziali fruitori e incentivare le aziende.

Nel complesso, i buoni pasto cartacei ed elettronici costituiscono una misura davvero importante per le aziende che non possono permettersi una mensa propria o convenzionata. Un sistema simile viene incontro alle esigenze dei dipendenti e dei collaboratori interni ed esterni e consente a questi ultimi di consumare i rispettivi pasti senza alcun limite.

Gli aiuti riguardano anche la spesa di beni alimentari, con un vantaggio economico ulteriore rispetto allo stipendio mensile. Inoltre, il valore dei ticket cartacei fa in modo che aggiungano una maggiore semplicità d’uso e di gestione e sembrano destinati a essere il presente e il futuro di un settore sempre in continua evoluzione.

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